Come conservare l’aglio? Come farlo durare più a lungo? Ecco qualche suggerimento utile per la nostra organizzazione in cucina.
L’aglio è noto sin dai tempi più remoti ed è tra le piante di più antica coltivazione, oltre 5.000 anni. Gli atleti greci lo consumavano prima delle competizioni e i soldati alla vigilia delle battaglie: credevano che accrescesse la forza e la resistenza fisica.
Esistono oltre 30 varietà di aglio, tre le più comuni l’aglio bianco, quello rosa e quello viola (il colore riguarda esclusivamente la pellicola).
Indice dell'articolo:
Come scegliere l’aglio
Quando si acquista l’aglio dobbiamo scegliere teste paffute e sode, prive di muffe e di macchie, intatte.
L’aglio è disponbile in diverse forme: in scaglie, in polvere, tritato, in pasta. ecc. Queste soluzioni sono molto pratiche, ma è preferibile usare aglio fresco se si desidera un sapore più intenso.
Aglio: preparazione
Per sbucciare facilmente gli spicchi di aglio, schiacciarli leggermente con la parte piatta della lama del coltello e la pellicola si staccherà da sola. Eliminare in seguito il germe al centro dello spicchio, che rende l’aglio indigesto e sarebbe responsabile dell’odore avvertibile nell’alito di chi lo consuma.
Impiego
L’aglio può essere consumato come ortaggio, ma è soprattutto utilizzato come aroma. Insaporisce un gran numero di piatti (vinaigrette, minestre, ortaggi, tofu, salse, ecc.) di difficile preparazione.
L’aglio crudo, tritato o schiacciato, si usa nei soffritti, aromatizza un gran numero di salse per la pasta ed è protagonista di aïoli, tzatziki e pesto alla genovese (ma si può preparare anche il pesto genovese senza aglio).
Per conferire un delicato aroma all’aglio strofinarne uno spicchio, sbucciato e aperto, sull’interno di insalatiere e piatti.
Per aromatizzare l’olio, inserire nella bottiglia qualche spicchio di aglio leggermente pestato: più ve lo si terrà, più intenso risulterà il sapore. Gli steli verdi di aglio fresco possono sostituire lo scalogno o l’erba cipollina.
Per rinfrescare l’alito come aver consumato aglio, è utile masticare prezzemolo, menta o chicchi di caffè.
Cottura
Il sapore dell’aglio si avverte solo dopo averlo tagliato, schiacciato o tritato. L’apertura dell’aglio libera sostanze che si attivano all’aria. L’intensità del sapore dipende del modo in cui è stato tagliato: più è fine il taglio, più il sapore sarà delicato.
Per ottenere un sapore più intenso, aggiungere l’aglio a fine cottura. Per un gusto discreto che ricordi la nocciola e non compromessa la freschezza dell’alito, usare gli spicchi interi ed evitare di friggerli fino a farli imbrunire: il sapore diventerebbe acre, e si trasmetterebbe ai cibi.
Come conservare l’aglio
- non è necessario conservare l’aglio in frigorifero, dove trasmetterebbe il suo aroma agli altri alimenti: si mantiene più mesi a temperatura ambiente in un luogo asciutto, ben aerato, freddo o temperato. Io lo conservo in un sacchettino di cotone (v. foto) su un ripiano della cucina.
- In un ambiente caldo e umido germoglia e appassisce in breve tempo.
- una volta aperto il bulbo, gli spicchi con la buccia si conservano a temperatura ambiente, in un sacchetto di carta o tessuto
- Se invece gli spicchi sono stati pelati o tritati vanno conservati in un contenitore chiuso (perfetto un vasetto di vetro) in frigo e utilizzati in pochi giorni.
- Le teste d’aglio possono essere intrecciate e sospese in un luogo arieggiato: queste trecce decorative si conserveranno per mesi. Generalmente l’aglio bianco fresco si conserva per 6 mesi.
- Si congela al naturale, privato della pellicola esterna e in tal modo la sua conservazione sarà di 2 mesi.
Happy organizing!