Come fare il porridge: ricetta e consigli

Oggi ti parlo del porridge, una delle colazioni preferite nella tradizione anglosassone ma ormai largamente diffuso anche nelle nostre case.

Il porridge, conosciuto anche come “pappa d’avena”, è un piatto di origine anglosassone a base di cereali, principalmente fiocchi d’avena, cotti nell’acqua e/o nel latte.

È una colazione completa, sana, gustosa, equilibrata e nutriente, ideale per ridurre il senso di fame durante la mattina grazie all’alto contenuto di fibre che favoriscono il corretto funzionamento dell’intestino.

Il porridge può essere arricchito con una varietà di ingredienti, come frutta fresca o secca, spezie, cioccolato e burro di frutta secca (es. mandorle, arachidi), rendendolo estremamente versatile e adatto ai gusti personali.

È un piatto molto diffuso nei paesi del nord Europa e può essere consumato non solo a colazione, ma anche a pranzo e cena nella versione salata.

Preparare il porridge è semplice e veloce, e offre la possibilità di personalizzarlo in base alle proprie preferenze.

Ricetta base del porridge

Ecco una ricetta base per il porridge.

Ingredienti

  • 1 parte di fiocchi d’avena (circa 50 g a persona)
  • 2 parti di acqua
  • un po’ di latte (di qualsiasi tipo, io uso quello vegetale di soia), quantità a sentimento
  • 1 pizzico di sale
  • dolcificante a piacere (es. sciroppo d’acero)
  • guarnizioni a piacere (v. sotto)

Procedimento

  • Scalda una pentola, versa i fiocchi d’avena e falli tostare per 1 minuto, mescolando con un cucchiaio di legno.
  • Aggiungi l’acqua, fai scaldare e aggiungi un po’ di latte.
  • Porta a ebollizione a fuoco medio, mescolando frequentemente, e lascia sobbollire per 1 minuto.
  • Spegni la fiamma, copri la pentola e lascia riposare per 5-10 minuti. Otterrai un porridge dalla consistenza cremosa.
  • Versa il porridge in una ciotola, aggiungi il dolcificante oltre a eventuali condimenti.

Questa ricetta di base può essere personalizzata con l’aggiunta di vari ingredienti come frutta, cacao, noci o semi, per creare il porridge perfetto per i propri gusti e preferenze.

Porridge perfetto: suggerimenti

Se leggi libri di ricette o cerchi online, troverai decine di modi diversi di preparare il porridge. La ricetta base che ti suggerisco comprende alcuni accorgimenti che ti suggerisco di provare perché a mio avviso fanno la differenza.

  • Scegli fiocchi di avena piccoli: richiedono meno tempo di cottura rispetto a quelli grandi e mantengono una consistenza più cremosa. Inoltre, i fiocchi piccoli tendono ad assorbire meglio il liquido, garantendo un porridge più omogeneo. 
  • Evita i fiocchi d’avena istantanei che, essendo laminati e pre-cotti, creano una consistenza simile a un “pappone” quando vengono utilizzati per preparare il porridge. Questo avviene perché il processo di laminazione e pre-cottura rende i fiocchi più sottili e tendenti a disintegrarsi rapidamente nell’acqua o nel latte, creando una consistenza più simile a una crema. 
  • Tostare i fiocchi d’avena prima di preparare il porridge intensifica il loro sapore e dona al piatto una nota nocciolata. Questo processo aiuta anche a rendere il porridge più cremoso e a ridurre il tempo di cottura, perché i fiocchi tostati assorbono meglio il liquido.
  • Il sale aggiunto al porridge esalta il sapore complessivo del piatto. Anche se il porridge è comunemente associato a ingredienti dolci, come frutta o sciroppo d’acero, una piccola quantità di sale può aiutare a bilanciare i sapori e a evidenziare la dolcezza naturale degli altri ingredienti.
  • Il rapporto 2:1, ovvero due parti di liquido per una parte di fiocchi d’avena, offre diversi benefici nella preparazione del porridge. Questo equilibrio consente ai fiocchi di assorbire adeguatamente il liquido, creando una consistenza cremosa, non troppo liquida o troppo densa. Ma naturalmente si può aggiungere più o meno acqua in base alle preferenza personali.
  • L’uso dell’acqua, in combinazione con il latte, nella preparazione del porridge offre diversi vantaggi. Anzitutto il risultato è più leggero rispetto all’opzione solo latte, offrendo un compromesso tra la cremosità del latte e la leggerezza dell’acqua. Inoltre il latte tende a bruciare facilmente durante la cottura.
  • Come cottura ti suggerisco di fare sobbollire per 1 minuto, quindi spegnere e coprire: il porridge continuerà a cuocere comunque nei successivi 5-10 minuti, senza la necessità di sorvegliarlo affinché non bruci e di mescolare in continuazione.

Porridge tips: video

Condimenti per il porridge

Questi sono i condimenti e le guarnizioni più indicati per il porridge:

  • Frutta fresca: tagliare banane, fragole, mirtilli, mele o qualsiasi altra frutta di stagione e aggiungerla come topping per un tocco dolce e fresco
  • Frutta secca: guarnire il porridge con noci, mandorle, nocciole, noci pecan o semi di zucca per un’aggiunta croccante e ricca di proteine e grassi sani
  • Semi e superfood: aggiungere semi di chia, semi di lino, semi di girasole o cocco grattugiato per un tocco extra di fibre, omega-3 e antiossidanti.
  • Burro di frutta secca: utilizzare burro di arachidi, burro di mandorle o burro di nocciole come condimento per un sapore ricco e cremoso
  • Dolcificanti naturali e spezie: aggiungere dolcificanti come sciroppo d’acero, cannella o vaniglia per un tocco dolce e aromatico.
  • Lo yogurt può essere utilizzato come guarnizione per arricchire il porridge con una consistenza cremosa e un sapore leggermente acido. Come yogurt vegetale quelli a base di soia, mandorla o cocco, possono essere versati sopra il porridge per aggiungere un tocco di freschezza e un’ulteriore fonte di proteine e grassi sani.

Happy breakfast!

4 commenti su “Come fare il porridge: ricetta e consigli”

  1. Ciao Raffaella, i semi di chia li metti dopo aver preparato il porridge o in cottura?
    Grazie e buona giornata

    ps.
    Io di solito lo preparo con il microonde…vedo che non lo nomini mai, c’è un motivo?

    Rispondi
    • Ciao Anna,
      a me piace mettere i semi di chia sul momento e cerco di usarli macinati.
      Ma non li metto sempre, dipende dall’umore!
      Per quanto riguarda il microonde: hai ragione, non lo nomino mai perché non lo uso. Ne ho avuto uno ma poi l’ho regalato perché non mi piaceva il tipo di riscaldamento poco omogeneo.
      A presto
      Raffaella

      Rispondi

Lascia un commento

Send this to a friend